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I fiori secchi
di Loredana Bertolami

 

In questi giorni di festa le abitazioni si arricchiscono di graziose composizioni natalizie con fiori secchi dagli allegri colori. Gli elementi positivi delle composizioni di fiori essiccati, rispetto a quelle di fiori freschi, sono molte, prima fra tutti la mancanza d’ogni necessità d’acqua e di luce. Le essenze sono, inoltre, di lunga durata perché non perdono i petali e si adattano a qualsiasi stanza dell’abitazione, perfino in camera da letto. In inverno, quando i fiori freschi sono difficili da trovare, sono l’unico modo per ricordare la profusione di colore e di forme primaverili ed estive della natura in fiore.

La struttura di una composizione dipende dalla forma e dai materiali, dai contrasti di colore, dalle caratteristiche delle proporzioni dei componenti e dall'abilità nel disporre il tutto in un gruppo armonico. La tecnica compositiva si basa su un insieme di regole complesse descritte da molti testi, anche l'ikebana, antica arte orientale con i suoi significati simbolici, spesso aiuta a creare realizzazioni di particolare eleganza. Il fascino di una composizione sta nei fiori stessi e nel modo di disporli e le migliori sono quelle semplici e informali, che permettono di apprezzarne le forme e i colori semplici. L’arte del disporre i fiori, purtroppo, non si può imparare facilmente, ma con la pratica e l’esperienza è possibile acquisire delle doti estetiche di valore.

Per le composizioni si utilizzano diversi contenitori quali cestini dai colori naturali, vasi di terracotta o di vetro, ma i fiori secchi vengono impiegati anche per la creazione di vivaci ghirlande natalizie arricchite da altro materiale quali foglie, erbe, bacche, cereali, frutti e semi che danno molte variazioni di colori e forme al tema invernale.

L’essiccazione dei fiori non è difficile, né costosa. Alcune specie devono essere raccolte al momento opportuno, quando sono asciutte ed essiccabili subito al buio e lontano dal sole per non perdere il colore. Si formano quindi dei mazzi da appendere e deumidificare in un locale caldo, asciutto e ben aerato, controllando che non si produca della muffa all’interno, per la presenza di fiori troppo carnosi e mollicci, che rovinerebbero tutto il prodotto. Altri fiori vanno posti in posizione verticale in un vaso che contiene poca acqua, mentre le capsule di semi, le erbe e i baccelli vengono adagiati su fogli di giornale o carta da pacchi. I fiori più delicati, invece, tendenti a perdere il colore, vanno posti, dopo essere stati privati del gambo che verrà sostituito nell’assemblaggio da fili metallici, in scatole (ottime le scatole di latta per i biscotti o i contenitori di plastica) dove vengono ricoperti con polvere di borace e allume. Le scatole in seguito vanno poste in un luogo caldo e secco, dove i fiori si asciugheranno per un periodo da quattro a quattordici giorni, secondo la quantità dei fiori.

Non dimentichiamo, inoltre, che spesso gli essiccati naturali possono essere usati come pot-porri riccamente profumati, che richiamano alla memoria la fragranza dei prati in fiore. I pot-porri un tempo si preparavano mescolando petali secchi con il sale, per farli fermentare e ottenere un profumo molto penetrante. Attualmente i pot-purri si preparano con porzioni di fiori e di foglie secche di speronella azzurra (Delphinium consolida), di trifoglio (Trifolium agrarium), di geranio profumato (Pelargonium crispum) e di lavanda (Lavandula spica), oltre che di bucce di limone e petali di rose ai quali sono aggiunti essenze già preparate che si acquistano in profumeria.

Con un minimo di esercizio si possono trovare sempre nuove varietà di fiori da essiccare e da utilizzare per realizzare splendide composizioni, che doneranno calore e colore agli ambienti della propria abitazione, soprattutto in questo periodo festivo.

A conclusione auguro in questa occasione a tutti i miei lettori di trascorrere serenamente in compagnia le imminenti festività natalizie.

 

 

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