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Il
compostaggio
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Qualche volta nei film di fantascienza si vedono scienziati geniali che traggono dalle bucce di patate e di mele miracolosi combustibili, ma un po tutti gli esseri anche se non geniali, ne sono capaci e questa prodigiosa fonte denergia è ottima anche per le piante del proprio giardino. Mi riferisco al compost o composta, prezioso fertilizzante, paragonabile allhumus, che si ottiene tramite la naturale decomposizione delle sostanze organiche, per fermentazione ad opera di batteri che, in presenza dossigeno, trasformano tali sostanze complesse in altre più semplici, facilmente assorbite dalle piante. Il compost si ottiene ponendo in appositi contenitori, chiamati "composter" o "compostatori", ogni scarto che si può trovare nelle abitazioni, o nel giardino: gli avanzi di verdure, di bucce di frutta o di ortaggi, di fondi di tè o di caffè, ma anche i fiori appassiti, i resti della potatura, lerba sfalciata del prato e le foglie secche (purché non malate), sono ottimi per la preparazione della composta. Nella scelta dei materiali per il compost è opportuno avere cautela, poiché sono da aggiungere con parsimonia le foglie di consistenza cuoiosa, o i rami e gli aghi di conifere, evitando materiali come avanzi di pietanze a base animale, che possono attrarre insetti e animali indesiderati. Il composter deve essere sistemato in un luogo ventilato, preferibilmente all'ombra di alberi alti, con foglie a lamina ampia, ma caducifoglie in modo da ricevere sufficiente luce in inverno. Questi particolari contenitori sono facilmente acquistabili, ne esistono di vario tipo, dotati di sporgenze, aperture laterali e meccanismi per la ventilazione e la circolazione dell'aria. Discreti, evitano di mettere in primo piano il materiale in decomposizione, proteggendolo dagli animali molesti e favorendo la maturazione del compost anche durante il freddo invernale. Inoltre, le aperture laterali permettono di agevolare un importante lavoro quello di mescolamento degli avanzi, operazione che va effettuata in inverno dopo 30 giorni e in estate dopo 15 giorni. Il processo di compostaggio è complesso e si divide in tre fasi complesse, durante le quali la temperatura del materiale aumenta per permettere lattività dei batteri, durante il periodo di trasformazione se il materiale è troppo umido, si possono determinare degli inconvenienti, come lo sprigionarsi di cattivi odori, per questo occorre mescolare in modo appropriato gli scarti umidi con quelli secchi, in modo da ottenere un prodotto di giusta porosità, allinterno del quale laria è capace di circolare liberamente. Il compost ha bisogno anche di una buona quantità di acqua, per questo è necessario bagnare e tenere sotto controllo la temperatura, che è indice dello stadio in cui si trova il materiale. La temperatura va misurata, alla profondità di 40 cm, tramite speciali termometro industriale graduati da zero a 100 °C. Il tipo di materiale utilizzato e la durata del processo di compostaggio porta a diversi compost, distinti in fresco, pronto e maturo. Il primo, il "compost fresco", è formato dai materiali molli che hanno fermentato per uno o tre mesi, non abbastanza sufficientemente per utilizzarlo per la semina o per la piantagione. Il "compost pronto" è quello che pur fermentando per quattro-otto mesi non ha ancora raggiunto livelli elevati di trasformazione. Il terzo, il "compost maturo", è quello che ha subito da 12 a 24 mesi di compostaggio. I diversi tipi di compost hanno vari impieghi: il "compost pronto" è utilizzato prima della semina e del trapianto e serve per la preparazione delle aiuole, mentre il "compost maturo" è ideale per la miscelazione di terricci da vaso, per la semina dei tappeti erbosi e per l'impianto di giovani alberi o arbusti. Il compost è uno dei migliori fertilizzanti per le piante, costa molta pazienza per ottenerlo, lunghi mesi di preparazione, ma ripaga molto. |
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