Passeggiata nel verde.jpg (9227 byte)

 

La propagazione delle piante
di Loredana Bertolami

 

L'equinozio del 21 marzo ha segnato l'arrivo della primavera che regala sempre più frequenti giornate illuminate e riscaldate da un tenero sole, che dolcemente induce al risveglio la natura. Per questo è piacevole sostare all'aperto in balcone o in giardino al fine di rilassarsi e depurarsi dallo stress del lavoro quotidiano. E' giunto il momento migliore di dedicarsi alla cura e alla moltiplicazione delle proprie piante. Una forma molto semplice per ottenere individui identici alla pianta madre a partire da una porzione qualsiasi di un organo vegetativo (fusto, radice, foglia) è data dalla moltiplicazione vegetativa o agamica. I metodi utilizzati sono quattro: la talea, la propaggine, la margotta e l'innesto. Diverse specie si propagano con più di uno di questi metodi, altre necessitano di un tipo specifico, elencarle tutte è impossibile basta ricordare per tutte i pelargoni.

La talea, su cui verte il discorso oggi, è il metodo più conosciuto di riproduzione e anche il più semplice, consistente nell'interramento di una frazione di fusto, di foglia o di radice, posta in condizioni ottimali. Necessarie sono, infatti, un'ideale illuminazione e temperatura, oltre a costante umidità atmosferica, mentre il terreno soffice e ricco di elementi nutritivi deve essere capace di trattenere sufficienti quantità di acqua. La talea è di tipo erbaceo se la porzione prelevata è l'apice di un germoglio verde appartenente ad un getto robusto, privo di infezioni, e non fiorifero, per evitare che i boccioli sottraggano nutrimento interferendo sulla formazione delle radichette. Proprio per questo spesso si fa uso di sostanze ormonali stimolanti la radicazione.

La porzione di germoglio deve essere di circa di 10 centimetri di lunghezza e portare non più di due o tre foglie, necessarie a permettere il regolare svolgimento della fotosintesi clorofilliana.

Mediante un coltellino affilato si effettua un taglio leggermente trasversale al di sotto di un nodo, che deve rimanere integro, anche se esistono delle eccezioni come nel caso delle Clematidi le cui talee vengono prelevate a livello di un internodo.

Quindi si interra un terzo della lunghezza della talea ottenuta, comprimendo bene il terreno attorno al fine di evitare che il fragile germoglio cada per l'eccessivo peso delle foglie; in ultimo si innaffia abbondantemente con un nebulizzatore. Generalmente si preferisce porre le talee singolarmente nel vaso per evitare competizione e facilitarne la successiva messa a dimora. Il risultato di queste semplici operazioni non tarderà a rilevarsi: basteranno circa 10-20 giorni, per rilevare la ripresa vegetativa del germoglio.

Talora si applicano elementari accorgimenti per agevolare ottimali condizioni di temperatura e di umidità, come la copertura del vaso con un vetro o con un sacchetto di plastica, in tal modo si protegge la ripresa vegetativa dal sopraggiungere di improvvise gelate. Mentre l'ccesso di luce, viene limitato con appropriati tele da ombreggiamento.

Molto diffusa è anche la propagazione per talea fogliare di alcune piante con foglie carnose e spesse (Sansevieria, Streptocarpus, Peperomia caperata, Begonia rex e Saintpaulia). E' un metodo anche più semplice, poichè basta una foglia o una porzione di foglia posta a radicare nel terreno per produrre un esemplare uguale. Si prelevano foglie sane ed integre con il loro picciolo, che viene piantato in un miscuglio di torba e sabbia. Le foglie lunghe vengono tagliate in più porzioni di 5 - 8 cm, con una base ad angolo acuto che viene interrata verticalmente. La Begonia rex, graziosa pianta d'appartamento dal fogliame colorato in rosso, invece, si propaga appoggiando sul terreno una foglia sulla quale si praticano delle piccole incisioni a livello delle nervature della pagina inferiore. Ma anche i segmenti di una sola foglia tagliata possono riprodurre una pianta.

Perchè non provare, questa tecnica di propagazione è così semplice che tutti, anche i bambini, possono applicarla, le soddisfazioni non mancheranno.

 

 

Fiore 2.jpg (2887 byte)
HOME