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Il giardino nelle stagioni
di Loredana Bertolami

 

Un giardino dev’essere bello in ogni periodo dell’anno, perché ciascuna stagione mostra particolarità ed elementi d’interesse che sono fonte di piacere ed armonia. Un giardino però, se è vero che in primavera ed estate mostra il suo lato migliore, anche nella cattiva stagione può manifestare un fascino particolare, forse triste, ma più intimo e certamente di valore tale da indurre alla sua esaltazione.

Nella stagione invernale i colori delle fioriture sono meno appariscenti, e l’attenzione deve soffermarsi su ben altro, come la struttura, la geometria, o la forma particolare delle essenze. Un giardino può essere curato e piacevole non solo nella bella stagione, ma anche sotto la neve, o il gelo si possono creare atmosfere diverse e singolari.

Occorre innanzi tutto individuare i fattori di maggior richiamo in ogni stagione e farli risaltare; dopo aver attentamente considerato i fattori climatici e ambientali caratteristici del sito, le conoscenze botaniche potranno essere utilizzate per dare libero sfogo alla creatività individuale. Dall’analisi di tutti i caratteri che distinguono un giardino, dalle scelte vegetali a quelle strutturali, dalle combinazioni delle varietà e dei colori, alla suddivisione degli spazi si giungerà ad ottenere un risultato piacevole in ogni stagione, compresa quella invernale.

La scelta delle essenze sarà, quindi, ragionata. Per esempio, in un ambiente soggetto a precipitazioni nevose non si utilizzeranno essenze ricche di ramificazioni, che potrebbero non sopportare il peso dello strato di neve, che potrebbe determinare gravi danni alla pianta.

Anche strutture fisse del giardino possono, tuttavia, durante l’inverno, diventare centri d’attrazione, anche in assenza di verde vegetazione: un pergolato di legno, o degli alberi cresciuti a formare un tunnel, possono controllare la scena invernale, con la loro forma semplice e geometrica, che in primavera sarà nascosta dal fogliame e dalle allegre fioriture.

Nei giardini piccoli, invece, l’attenzione potrà essere fornita anche da un singolo elemento, come un albero, che si mostri diverso al mutare stagionale con spettacolari fioriture sui rami nudi, o variazioni cromatiche in autunno. La scelta è ampia, molte sono le specie e le varietà che mostrano la loro classe in ogni stagione. A tal fine occorre evitare i sempreverdi e gli alberi da foglia, per preferire piante che mostrino un'abbondante fioritura primaverile, una produzione di frutti commestibili o semplicemente ornamentali in estate, essenze dai colori accesi autunnali o dal portamento scultoreo, sottolineato dalla brina, o dalla neve.

Anche l’abitazione rientra nell’attenzione del progettista di un giardino: per impedire di mostrare muri alti e spogli, malinconici o austeri, si ricopriranno con un leggero rivestimento vegetale, come un rampicante che mostri una veste diversa nel corso dell'anno.

Gli inglesi e i nordeuropei in genere amano usare per questo scopo i Pyracantha coccinea, che da noi sono prevalentemente utilizzati per siepi o come arbusti informali. La specie si sottomette facilmente ai piegamenti dei rami, che così vengono condotti lungo i muri. La ricchezza di questa pianta sta nella profusione di fiori bianchi in primavera, e di bacche rosso vivo che permangano dall’autunno fino alla primavera.

Non dimentichiamo inoltre le bordure fiorite che svolgono un ruolo importante, soprattutto se si farà uso di piccole erbacee sempreverdi e annuali a fioritura invernale: macchie d’erica e annuali invernali, quali viole del pensiero e cavoli ornamentali, non sfigureranno di certo insieme alle bulbose precoci, che lasceranno il posto a primavera a più appariscenti essenze.

In altre parole occorre solo un maggior approfondimento nella ricerca delle essenze, Madre Natura ce ne ha regalate tante e di belle, che sanno farsi apprezzare in ogni momento, regalando emozioni che ben poche e difficili parole sanno descrivere veramente.

 

 

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