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Progettazione del balcone
di Loredana Bertolami

 

L'autunno sembra essere sopraggiunto all'improvviso, il cielo grigio e nuvoloso, le prime piogge, il vento fresco e la riduzione della luminosità ce lo indicano per certo. Le belle giornate passate sul nostro balcone sono ormai un ricordo, e già cominciamo a desiderare l'arrivo della primavera, con quel profumo di fiori appena sbocciati. Eppure non tutti si rendono conto che questo è il momento migliore per progettare il proprio pezzetto di Eden: il proprio balcone.

Progettare, sì avete letto bene poiché tutti possiamo progettare quello spazio lungo e stretto, piccolo o grande, prospiciente l'edificio abitato, basta avere tanto amore e tanta cura per le piante. E' questo il momento per preparare l'arrivo della bella stagione disponendo un disegno preciso in ogni dettaglio delle strutture da comprare, o far fare da un valente artigiano, scegliendo le essenze che adorneranno lo spazio a nostra disposizione, e soprattutto quell'angolino raccolto dove si trova la nostra comoda sdraio, che ci accoglie e ci coccola durante la lettura del giornale preferito, dopo una lunga e stancante giornata di lavoro.

Nell'accingerci alla progettazione del balcone dobbiamo considerare tre elementi base:

1 - qual è l'uso prevalente del nostro balcone;

2 - la somma di denaro che intendiamo investire per la sua realizzazione;

3 - il tempo a nostra disposizione per la cura delle piante.

Il primo elemento è indispensabile poiché se il balcone è utilizzato, per esempio, anche come ripostiglio o stenditoio, occorrerà verificare se è possibile mascherarne una porzione con un grigliato abbellito da rampicanti (rose, clematidi ecc.), o altro divisorio (armadietto).

Il secondo elemento, preventivo di spesa, deve essere rilevato dal progetto e non deve spaventare se è maggiore di quello che ci possiamo permettere. Infatti, il lato positivo dell'avere un progetto è proprio quello di poter suddividere il lavoro di realizzazione nel tempo, con investimenti di denaro dilazionati nei mesi o negli anni. Si comincerà con effettuare gli impianti di illuminazione e di pavimentazione (se quest'ultima è mal ridotta), seguendo la suddivisione dello spazio con grigliati e fioriere. Quindi, dopo attenta osservazione delle caratteristiche climatiche del balcone, si comincerà a mettere a dimora le piante, per primi i rampicanti (passiflora, thumbergia, per il sole; lonicera e vinca minor per l'ombra) e gli arbusti (mirto, abutilon, per balconi al sole; aucuba, camelia, mahonia per balconi in ombra) che formeranno lo scheletro base del balcone, poi le erbacee perenni ( impatiens, funkia, per l'ombra; dianthus, iberis per il sole)e le bulbose (lilium, muscari), per non dimenticare le coloratissime annuali (lobelia, mimulus, campanula).

Non da ultimo teniamo presente il nostro impegno nella cura delle essenze scelte, poiché un balcone richiede tanta attenzione giornaliera quanta quella che si ha per un giardino di ampie dimensioni.

La scelta della vegetazione deve essere oculata in relazione al periodo in cui l'arredo verde del balcone dovrà essere al massimo dello splendore, quando cioè verrà maggiormente utilizzato. Per l'estate sarà meglio scegliere in maggior quantità arbusti e fiori che sono al pieno della loro bellezza in questo periodo, come peonie, astilbe, rudbeckia, ma certamente sarà bene non dimenticare anche le altre stagioni, dato che Madre Natura ci ha regalato essenze che sfidano i più rigidi inverni regalandoci fioriture e colori dal grande fascino (crochi, ellebori, iris). Quindi, nella nostra creazione di verde diversifichiamo con fioriture scalari, sempreverdi o bacche colorate (skimmia, cotoneaster) per rallegrare anche il malinconico autunno.

Il balcone rappresenta la continuazione ideale del nostro appartamento e per questo nell'idearlo cerchiamo di richiamare anche qualche carattere degli interni. Per esempio, i colori delle tappezzerie del salotto ci daranno uno spunto per la scelta sia dei materiali, sia dei colori delle fioriture e del fogliame delle essenze che arrederanno questo luogo. In definitiva ci vuole poco a rendere confortevole e ospitale il più piccolo balcone sia per i familiari, sia per gli amici e anche piacevole a vedersi dall'esterno, suscitando forse l'invidia del nostro vicino o del passante.

 

 

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