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Facciamo
un regalo originale
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Festeggiamo lietamente l'arrivo delle feste di Natale, feste che portano a molti non poche preoccupazioni per trovare regali curiosi e singolari per i propri familiari e per gli amici più esigenti. Ma fare un regalo è un piacere, sia nell'immaginare e poi scorgere la sorpresa dipinta sul volto dei cari, sia una gioia se il dono viene realizzato con le proprie mani. In questa occasione vorrei consigliare un omaggio diverso, che si potrà creare facilmente qualche giorno prima delle festività: la composizione di un terrario, o più semplicemente di un giardino in bottiglia. I terrari sono delle piccole costruzioni in vetro di varie dimensioni e foggia, come per esempio una serra in miniatura, che nel secolo scorso venivano usate per la coltivazione delle felci. La loro caratteristica principale è quella di ricreare un ambiente naturale umido adatto alla crescita di molte essenze tropicali e subtropicali. Infatti sulle pareti di vetro il vapore acqueo, emesso dal terriccio e dalla respirazione delle foglioline, si condensa in minute goccioline che scivolando ricadono e ritornano al terreno. I vantaggi di queste coltivazioni "sotto vetro" sono dati da una limitata manutenzione, poiché le innaffiature richieste sono scarse, e dalla possibilità di far crescere con poco impegno piante particolarmente esigenti, che nell'ambiente molto secco di un appartamento non sopravviverebbero a lungo. Le piante adatte per i piccoli terrari sono quelle che hanno crescita lenta (Fittonia verschaffeltii argironeura, Adiantum raddianum microphyllum e A. hispidulum) e fogliame apprezzabile per la trama e il colore (Neoregelia carolinae "Tricolor"), per giocare sui contrasti cromatici. Nei terrari di maggior dimensione si possono usare, invece, specie a crescita più rapida (Chamaedorea elegans, Selaginella kraussiana e S. martensii, Hypestes phyllostachya) inserendo qualche piantina nana stagionale che sarà sostituita a fine fioritura. Qualora si trovi difficoltà a reperire nei negozi un terrario basterà optare per un qualsiasi recipiente di vetro di ampie dimensioni, anche la bottiglia di una damigiana con un largo collo e a forma sferica può andare bene. Procediamo alla sua preparazione: sul fondo del recipiente di vetro prescelto si pone uno strato di sferette di argilla e al di sopra un miscuglio di sabbia e carbone, sminuzzato in forma granulosa; quindi si dispone ai bordi della sabbia del muschio fresco che eviterà il contatto diretto delle piantine con le pareti di vetro. Con un imbuto di cartoncino si versa del terriccio universale arricchito con torba, preventivamente inumidito con acqua non fredda e mescolato con del carbone. E' il momento di interrare le piantine secondo un disegno compositivo di proprio gradimento, sistemando quelle alte dietro e quelle basse davanti se la composizione sarà osservata da un solo lato, oppure una o più piantine alte al centro ed intorno le altre se il terrario sarà rimirato da tutti i lati, per ultimarne la disposizione si ricopre il piede delle essenze con del terriccio e al di sopra di questo con del muschio. Si utilizzeranno nel lavoro di realizzazione strumenti semplici come un cucchiaio ed una forchetta con il manico allungato tramite un bastoncino di legno, utili per livellare lo strato di coltura e per disporre le piantine; una piccola mazza a tamburo per comprimere la superficie del terreno e una piccola spugna legata anch'essa attorno ad un bastoncino, per ripulire le pareti interne del vetro. Il terrario è così pronto, successivamente basterà innaffiare una volta alla settimana con qualche cucchiaio di acqua a temperatura ambiente, e ripulire con la spugnetta l'eventuale eccesso di vapore che potrebbe appannare il vetro. Ricordando, inoltre, di sistemare la composizione vicino ad una luce più forte se si fa uso di un contenitore di vetro colorato, poiché la quantità di luce ricevuta dalle piantine è inferiore a quella richiesta. |
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