|
|||||||
L'esposizione
del frutteto
|
|||||||
In un giardino che si rispetti è sempre previsto un angolo dedicato non solo alla gioia degli occhi, ma anche a quella della gola. Da qui la presenza di un piccolo, o grande frutteto, che con i suoi succulenti doni donerà colori e gustosi sapori alle allegre tavolate con gli amici. La realizzazione di un frutteto, però, richiede particolari cure, basate sullattenta conoscenza sia della natura del terreno posseduto, sia delle condizioni climatiche e dell'incidenza dei raggi solari. Per quel che riguarda le cure non sorgono particolari problemi dato che si può facilmente applicare quelle appropriate, così la natura del terreno può essere corretta con l'aggiunta di sostanze adatte, ma per ovviare alle condizioni climatiche ed all'incidenza dei raggi solari sono poche le soluzioni adottabili. La soluzione migliore è sicuramente la scelta adeguata delle specie da frutto idonee a vivere nelle condizioni che caratterizzano il giardino. Le varietà fruttifere devono essere scelte considerando la loro resistenza alle varie temperature, soprattutto a quelle basse. Per esempio le specie che sopravvivono alle più basse temperature sono i noccioli, i ciliegi a frutto acido e i susini di origine europea che resistono sino a -25 gradi °C sotto lo zero; i meli e i peri sopravvivono a -22 °C ; i susini dorigine giapponese e i peschi sopportano i 20 °C; i mandorli e le viti non vivono a temperature al di sotto dei -18 °C; così i fichi non resistono in zone con condizioni termiche di - 10 °C; mentre gli agrumi non sopravvivono a temperature inferiori a -5 °C, pertanto non si può pretendere di far crescere, allaria aperta nella stagione invernale, agrumi nei climi freddi del Nord d'Italia. Tuttavia, è doveroso sottolineare che le piante da frutto necessitano, nellarco di un anno, di un certo numero di ore a bassa temperatura per portare a compimento la maturazione delle gemme fruttifere, così un melo o un pero ha bisogno di almeno mille ore di freddo, quindi di circa quaranta giorni a bassa temperatura. L'esposizione migliore, quindi, può soddisfare il fabbisogno di calore dei fruttiferi, dato che occorre ricordare che la frutta per maturare ha bisogno di caldo e di sole, anche se non a tutte le piante da frutto è necessaria la stessa quantità di sole: non è detto che un melo posto in posizione meno assolata non possa dare lo stesso un buon raccolto. Lorientamento più opportuno, strettamente correlato alla configurazione del suolo o alla presenza di costruzioni circostanti, nelle regioni meridionali, anche in alta o bassa collina, è lest o lovest poiché il pieno sole in un clima con scarse precipitazioni estive, determinerebbe delle bruciature tali da pregiudicare lo sviluppo dei frutti che sarebbero poco succulenti. Nelle regioni settentrionali, invece, le piante preferiscono una collocazione molto assolata, poiché solo ribes e ciliegie a frutto acido possono maturare a nord. Se gli esemplari hanno una disposizione in filari, al contrario, la direzione preferita è da nord a sud, in modo tale che il sole possa raggiungere le piante per buona parte della giornata. Tra le specie che abbisognano di una grande quantità di sole ricordiamo albicocchi, fichi, viti, peschi ed alcune varietà selezionate di peri e di susini, mentre luvaspina e le more possono crescere senza problemi in una posizione allombra. Gli alberi da frutto temono anche gli spazi troppo ventosi o in ombra, che devono pertanto essere scartati per la loro coltivazione, preferendo nella scelta quelle zone del giardino protette da un muro, da un frangivento o una siepe alta, questi ultimi posti ad una ragionevole distanza per evitare competizione fra le radici dei fruttiferi e quelle delle essenze prescelte. Pianificare, quindi, in inverno lassortimento delle varietà migliori di fruttiferi, adatte allesposizione del nostro giardino, non è difficile se oculatamente se ne vaglierà la giusta esposizione, che permetterà alla natura di donare unabbondante raccolta di frutti. |
|||||||
|
|||||||
|
|||||||
|
|||||||