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Il
giardino roccioso
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Osservare una roccaglia naturale durante una passeggiata in montagna, il modo così spontaneo e semplice in cui si ergono le piante tra le rocce che spuntano dal terreno, è forse una delle emozioni più grandi per un amante della natura. Per questo spesso si tende a ricreare in un angolo del proprio spazio esterno un giardino roccioso, o rock-garden, secondo il termine inglese. La roccaglia è un insieme armonico di forme e colori di foglie e fiori tra masse di rocce, tuttavia, spesso nei giardini privati si trasforma in un cumulo informe ed antiestetico di sassi che spuntano dalla terra, risultando così uno degli elementi del giardino fra i più difficili da realizzare poiché richiede molto tempo e pazienza. La difficoltà maggiore consiste, infatti, nel far apparire le rocce come se la natura le avesse forgiate in loco a formare un dolce pendio, per questo è preferibile, se possibile, ricercare nel proprio giardino una zona preesistente, creatasi nel tempo e pronta da essere leggermente ritoccata, valorizzando in tal modo le condizioni del terreno esistente. Quindi se vi sono scarpate, dirupi rocciosi ne faciliteranno l'esecuzione, ma se mancanti sarà opportuno diligentemente ricostruirle erigendo un contrafforte o un sostegno per evitare di farlo nascere dal nulla. Anche una rustica scaletta, un vialetto d'accesso, un muro, gli argini di un corso o di uno specchio d'acqua possono essere utili, non occorrendo ampie estensioni di terreno alla sua realizzazione, ma mai dovrà essere plasmato in mezzo ad un prato. L'elemento primario che caratterizza un rock-garden è sicuramente la natura delle rocce utilizzate che devono provenire possibilmente da ambienti naturali reali, come le rocce che affiorano dal terreno in montagna, rocce che appaiono corrose dal tempo, rocce comunque del luogo per non alterarne la naturalità e per contenerne le spese di acquisto e di trasporto. La loro dimensione e forma irregolare sono anche importanti, altrimenti scomparirebbero tra il rigoglio della vegetazione e se troppo squadrate o tondeggianti toglierebbero l'aspetto spontaneo. La zona prescelta ad accoglierlo potrà avere diverso orientamento purché si scelgano oculatamente le piante che lo adorneranno, ciascuna con il tipo di terra di coltura preferito. Tuttavia sovente è meglio optare per un'esposizione ad est o ad ovest poiché le specie più belle da roccaglia non preferiscono le posizioni in pieno sole, o completamente in ombra. La selezione delle essenze è facile poiché è sufficiente utilizzare solo piante spontanee o coltivate, che siano però presenti anche in natura allo stato selvatico, tenendo presente le esigenze fitoclimatiche e ricordando il rispetto per l'ambiente e il paesaggio: è chiaro, quindi, che tra i fichi d'india della nostra Sicilia stonano le stelle alpine. Consigliamo piante a portamento nano che non superino i 25-30 cm di altezza, in modo che le pietre non vengano nascoste dalla vegetazione. Tra le diverse specie ricordiamo i ciclamini di montagna, la primula veris, la pervinca, l'arabide, l'anemone, i crochi, i muscari, la scilla, i tulipani nani, l'erica e l'alisso. Aggiungendo a questo gruppo se si desidera qualche orchidea, ma solo quelle spontanee che si ritrovano anche sui nostri monti ad elevata altitudine come l'Orchis, l'Ophrys, il Cypripedium, la Dactylorhiza e la Bletilla. Il risultato sarà certamente equilibrato se si sapranno sapientemente armonizzare le essenze: le macchie colorate delle piante fiorite si confonderanno con le attigue conifere nane o gli arbusti sempreverdi di piccole dimensioni ed eleganti per il fogliame, che doneranno alla roccaglia un carattere permanente anche in inverno. Creare in giardino una roccaglia è come portarsi una 'fotografia' di un pezzetto di natura in ricordo dopo una passeggiata o una gita sulle montagne della nostra bella Italia. |
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