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Gli
alberi
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Nell'immaginario collettivo l'albero è un elemento di grande importanza: è stato associato a divinità pagane come il pino di Attis, la palma di Hathor, la quercia di Zeus, mentre il dio Assur venne rappresentato in alcuni bassorilievi emergente dal tronco di un albero. Nella tradizione cristiana, invece è stato utilizzato da Giovanni nell'Apocalisse per raccontare il miracolo della creazione: "L'albero della vita che produce dodici frutti, dando ogni mese il suo frutto, mentre le foglie servono per la guarigione delle genti". Le sue metafore, poi, che hanno permesso di descrivere l'uomo e le sue doti sono state innumerevoli. Una poesia indiana, per esempio, descrive i bramini (sacerdoti) come alberi, le cui radici sono simbolizzate dalla meditazione, i rami dai Veda (antichi testi sacri indoari) e le foglie dalle virtù e dalle pietose opere. L'albero è sempre stato anche l'emblema della prosperità, della forza e della longevità tanto che i nostri avi usavano piantarne uno alla nascita di un bambino per augurare una vita florida e duratura. Una semplice passeggiata per le vie cittadine permette di notare nella maggior parte dei giardinetti privati la presenza di un albero, purtroppo non sempre sapientemente scelto e disposto. L'albero è a ragione un elemento che non dovrebbe mai mancare in uno spazio all'aperto, poiché conferisce profondità prospettica, creando angoli intimi e raccolti. Ma questo non è il solo valore posseduto, perché ha la capacità di migliorare il clima determinando l'assorbimento da parte della chioma degli eccessi di umidità rendendo più tollerabili le alte temperature estive, e impedendo l'eccessivo riscaldamento del suolo. E non dimentichiamo anche la barriera difensiva, offerta da una quinta arborea, contro i rumori provenienti da una strada molto frequentata. I più tendono a scegliere per il proprio giardino specie sempreverdi che se da un lato conservando la chioma sono una risposta positiva al grigiore delle stagioni fredde, dall'altro non presentano quegli aspetti suggestivi di parecchie caducifoglie, che mutano il colore del fogliame con l'arrivo dell'autunno, o si arricchiscono di teneri germogli e precoci fioriture stimolate dai dolci tepori primaverili. Nei pressi dell'abitazione la presenza di un alto albero regala in estate, in un clima fortemente assolato, un'ombra rinfrescante, e se si è preferita un'essenza con fogliame non troppo fitto i giochi di luce suggestivi sicuramente non mancheranno. In inverno, invece, la scelta di specie decidue permette di non togliere l'aria e la luce ed evita l'originarsi di zone umide e bagnaticce dopo una precipitazione.La selezione di una specie arborea deve essere ben ragionata, data la longevità e lo sviluppo non si può eleggere per un piccolo giardino un albero che assumerà con il tempo ampie proporzioni, non solo in altezza ma anche in larghezza. Gli inconvenienti potrebbero arrecare problemi con i vicini, non sempre contenti dell'eccessiva ombra o della smisurata quantità di residui fogliari da eliminare dal proprio appezzamento. Le radici, invece, provocano spesso crepe alle fondamenta della casa, e rottura di tubi alla ricerca di acqua. Molteplici sono gli alberi di grande effetto decorativo esibito dal portamento e dalla forma della chioma; dalla fioritura precedente la comparsa delle foglie, come nel caso dei pruni e dei meli da fiore; dal fogliame, che può mutare dal bianco al porpora, dall'azzurro al grigio, con viraggio al rosso o al giallo al sopraggiungere dei primi freddi. Anche la corteccia è un elemento di valore ed attrazione di un albero: l'Acer griseum mostra un tronco color bruno cannella la cui corteccia si stacca in leggeri riccioli, mentre nel Platanus acerifolia, che abbellisce i viali, la stessa si sfalda in larghe placche che lasciano ben visibili ampie chiazze grigio olivastre. Durante le allegre scampagnate che si organizzeranno per il primo maggio cerchiamo un albero sotto il quale riposare, ed assaporiamo il piacere di sentirsi protetti da un amico |
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