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Il fiore dell'imperatore:
il crisantemo

di Loredana Bertolami

 

Novembre è ricordato soprattutto per la Commemorazione dei Morti, e simbolo del mese sono i crisantemi che adornano le tombe. Purtroppo l'usanza di considerare il crisantemo il fiore dei defunti dipende solo dalla sua epoca di fioritura che coincide con il 2 novembre.

I crisantemi sono originari della Cina, ma all'inizio del IV secolo approdarono in Giappone dove divennero "il fiore dell'imperatore". La varietà "Hironishi", infatti, con i suoi sedici petali disposti come i raggi del sole, sembrò essere il giusto simbolo della dinastia di regnanti giapponesi e per questo, alla fine del XII secolo, il fiore venne per la prima volta inciso sulle spade del Mikado (l'imperatore), quale simbolo dell'immortalità. Successivamente tutti i gioielli, gli abiti e le porcellane della corte imperiale furono decorate con i crisantemi, segni di nobiltà. Attualmente sono coltivati nei giardini imperiali di Tokyo, e alla loro fioritura l'imperatore offre un ricevimento per far conoscere le nuove varietà, che i vivaisti giapponesi continuamente selezionano. Il popolo orientale considera il crisantemo fonte di vita e felicità (forse per questo in occidente si usa porlo sulle tombe a simboleggiare il nostro amore oltre la morte), e sostiene, inoltre, che i fiori favoriscono la longevità, poiché combattono la ritenzione dei liquidi, determinando il ricambio generale. I Giapponesi, che chiamano i crisantemi kiku, coltivano interi giardini dedicati soltanto a questo fiore, mentre il nome Chrysanthemum (dal greco chrysos, oro, e anthos, fiore) vuol dire "fiore d'oro", forse perché i primi fiori ottenuti erano gialli.

L'ordinamento del crisantemo ha impegnato per secoli i naturalisti, che non riuscivano a ritrovare negli antichi scritti di botanica le piante citate. Si deve a Linneo, nel 1735, la classificazione definitiva degli orientali kiku e di tutte le specie dello stesso genere, che secondo la Royal Horticultural Society, attualmente sono circa cento, comprendenti specie annuali e perenni, di struttura erbacea o semilegnosa, di cui una quindicina crescono spontanee in Italia. I più conosciuti sono certamente gli ibridi Chrysantbemum hortorum (meglio indicati come Chrysanthemum x hortorum, dove il segno x suggerisce la natura ibrida dell'essenza). Questi crisantemi sono il risultato di incroci effettuati da esperti vivaisti stranieri, che operano un'attenta selezione. Il lavoro dei ricercatori si evidenzia anche nelle sofisticate tecniche di coltivazione utilizzate, oltre che negli speciali impianti costruiti, che permettono all'ibrido di raggiungere il massimo dello sviluppo all'inizio di novembre. Al fine di conseguire questo effetto, infatti, vengono, per esempio, dosate le ore di luce e di buio, creando così un particolare ritmo temporale per i crisantemi, che si arricchiscono di gonfie e globose corolle.

Per quel che riguarda, invece, la coltivazione dei crisantemi da bordura nel giardino o in vaso ricordiamo che l'esposizione migliore per ogni specie è in pieno sole, in luogo riparato dal vento; il terreno prescelto è quello da giardino con un pH prossimo al 7, ben concimato con letame maturo, e misto a un po' di sabbia. Per ottenere pochi fiori da recidere, ma dalle corolle di particolare grandezza e molto appariscenti, occorre effettuare la sbocciolatura, cioè l'eliminazione di un buon numero di boccioli tenendo un solo fiore per stelo.

I crisantemi, inoltre, evidenziano la necessità di acqua quando mostrano un fogliame opaco, pendulo e quasi stropicciato. L'acqua deve essere fornita due volte alla settimana per le piante coltivate in vaso, mentre per i crisantemi da giardino le annaffiature devono essere somministrate ogni sei-sette giorni a seconda dell'andamento stagionale, della posizione e della natura del terreno.

In Sicilia c'è un'usanza molto carina, che toglie al crisantemo la nomea di fiore dei defunti: il primo maggio si appende all'architrave che sovrasta l'ingresso di ogni abitazione un fascio di Chrysanthemum coronarium, che nella nostra isola fioriscono precocemente, i quali si crede abbiano il potere di allontanare il diavolo e gli spiriti maligni per un intero anno.

 

 

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