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Le
piante ed il gelo
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Per molti, nei giorni passati, sarà stato emozionante vedere il paesaggio imbiancato di neve Abituati al sole ed al caldo, la presenza di quella bianca copertura avrà fatto gioire o sorridere chi aspira a trascorrere una settimana bianca, ma per le nostre piante così avvezze alle miti temperature invernali non sarà stato lo stesso. Le piante, a differenza delluomo, non riscaldano i loro tessuti con la respirazione, e l'ampia superficie disperdente posseduta le mette in equilibrio termico con l'ambiente, quindi il variare della temperatura influenza notevolmente la loro vita. Dalla temperatura, infatti, dipendono quasi tutti i processi chimici e fisici basilari per lo svolgimento delle reazioni biologiche fondamentali, pertanto il variare della condizione termica influenza direttamente le funzioni vegetali di germinazione, di assorbimento radicale, di fotosintesi o di respirazione per citarne alcune, e non da ultimo incide sulle caratteristiche fisiche del suolo. Le alte e le basse temperature possono essere molto deleterie per le piante e possono provocare danni irreparabili, però mentre l'effetto delle alte temperature, spesso collegato con il fenomeno della deficienza idrica, è tollerato meglio mediante la produzione di ispessimenti o trasformazione degli organi, mentre lumidità del terreno può controbilanciare l'aumentata traspirazione, l'effetto delle basse temperature, invece, è sicuramente il più temibile. Il gelo, infatti, può determinare congelamento dell'acqua contenuta nei tessuti vegetali, con formazione di aghi di ghiaccio che ingrossando lacerano le membrane cellulari e determinano disorganizzazione nei tessuti, mentre la formazione di bolle nell'acqua che scorre sotto tensione nei condotti linfatici, o la sua solidificazione, provoca il blocco della colonna d'acqua e di linfa che sale dalle radici verso le foglie, con conseguente riduzione di liquidi nei tessuti stessi e successiva disidratazione. La pianta può offrire una resistenza alle basse temperature solo se l'abbassamento è progressivo, poiché questo le permette di azionare alcuni meccanismi, come la diminuzione dell'acqua nei tessuti e laumento della pressione osmotica per accumulo di zuccheri o altre sostanze (oli essenziali), che nellinsieme la proteggono. Le piante in vaso sui balconi sono più a rischio in questi giorni, poiché le radici sono molto esposte agli sbalzi termici per questo facilmente soggette alle gelate. La morte delle specie semirustiche o delicate può essere evitata proteggendo i vasi con un cospicuo strato di giornali, avvolti esternamente da plastica che deve estendersi anche alla base dei contenitori, permettendo così alla radice della pianta, se danneggiata dal gelo, di ripristinarsi. La sopravvivenza sarà assicurata anche proteggendo la chioma delle essenze con uno spesso foglio di plastica trasparente. La difesa delle piante da giardino, in particolare oleandri, aranci, gelsomini, alloro, banano, olivo ed altre, che possono soffrire per il forte gelo, si effettua invece avvolgendo tutto il tronco e parte della chioma con paglia e segatura o stuoie già preconfezionate ulteriormente avvolte da un telo di plastica, mentre alla base una buona pacciamatura di foglie o torba impedirà il congelamento della terra e delle radici. Anche se molte piante semirustiche, come Callistemon, Strelitzia reginae e augusta, Hibiscus rosa-sinensis o fucsia, nelle nostre zone sono coltivate senza grandi problemi per le basse temperature, sarà bene, dato il particolare freddo inverno che stiamo vivendo, ripararle ponendo una pacciamatura alla base e fissando intorno un foglio di plastica, o ponendo uno schermo con una rete da riempire con foglie secche, in modo che la pianta, possa ricevere luce e pioggia dall'alto, ma possa essere anche protetta. In questo momento demergenza gelo, comportiamoci da bravi giardinieri mettendo in pratica i rimedi più efficaci per proteggere le nostre piante e vederle rifiorire ancora splendide in primavera. |
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