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Le
palme
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Alla Palma fin dall'antichità sono stati attribuiti numerosi significati simbolici: come la bellezza e l'armonia per il suo portamento altero; simbolo del sole, forse per le sue foglie simili a raggi, oltre che per la sua luminosità. Primo fra tutti, però, la palma è l'emblema cristiano di 'albero della vita' che collega il cielo con la terra e l'oltretomba, recante sull'uomo la santa benedizione, perchè esso stesso simboleggia il Cristo. Non poteva certo mancare alla palma anche l'attribuzione del significato magico e soprannaturale: nei periodi di siccità, in molti paesini dell'entroterra siciliano, si usava supplicare l'arrivo della pioggia ricorrendo a tradizionali cerimonie basate oltre che su processioni, veglie notturne passate a recitare il rosario, accensione di ceri nelle chiese anche sull'apposizione di fronde di palma benedetta sugli alberi. I contadini siciliani, invece, la consideravano propiziatrice della fecondità dei campi, e per questo dopo la benedizione domenicale, la sera del Sabato Santo accendevano un bastone dal cero pasquale e lo bruciavano nel camino con le palme benedette. Le ceneri ottenute venivano mescolate alle sementi all'epoca della semina, con la speranza che avrebbero favorito un buon raccolto nell'anno. Ma al di là di questi vetusti significati le palme rappresentano per i più il simbolo dei tropici e delle vacanze, di un ambiente caldo e rilassante. Da un punto dì vista botanico fanno parte della classe delle monocotiledoni. L'appartenenza a questa classe ne influenza la struttura e la conformazione veramenete unica. Infatti, le palme non posseggono e non possono avere veri rami; non produco anelli legnosi di accrescimento che permettono agli alberi l'aumento in spessore; le palme, quindi, si sviluppano solo in altezza. Le foglie sono prodotte dalla gemma apicale a forma di cavolo posta alla cima del fusto; in una posizione, purtroppo, notevolmente svantaggiosa, poichè l'apice risulta un ghiotto boccone ricercato dagli animali e dall'uomo. Forse per questo l'evoluzione ha provvisto numerose specie di dispositivi difensivi come spine, che rendono difficile anche all'uomo la scalata alla sommità. Il fusto, che in seguito al completo distacco dei residui fogliari presenta cicatrici anulari, è generalmente unico, raramente esistono più fusti a costituire una sorta di cespuglio. Le dimensioni variano da specie a specie: in alcune il fusto è così sottile da avere un diametro di non più di 5 cm; mentre in altre come nella Jubaea chilensis il fusto è spesso con diametro di quasi 2 metri. Le foglie, che formano ciuffi apicali, da giovani si presentano intere o bilobate, mentre a maturità si fendono mostrando una lamina di due tipi principali a ventaglio, o pennata. L'origine risale a circa centoventi milioni d'anni fa, quando nei continenti esisteva un clima tropicale, per questo sono poche le palme che si trovano nelle regioni temperate, dato che tutte le 3500 specie esistenti esigono un clima caldo umido. Soltanto una specie, il Trachycarpus fortunei dell'Estremo Oriente, riesce a vivere bene in un clima freddo settentrionale. Le palme sono ricercate nei paesi tropicali d'origine per i numerosi prodotti forniti. Giovani germogli; olio, che si ricava dalla polpa dei frutti, usato a scopo alimentare e in cosmesi; zucchero; cera; avorio vegetale; crine vegetale; legno, utilizzato per costruire palizzate; frutti eduli e perfino vino, ottenuto per fermentazione del succo zuccherino ricavato per incisione dallo spatice o dal cono gemmario, rappresentano alcune delle ricchezze possedute da questi secolari alberi. In Sicilia e in Sardegna è spontanea una specie il Chamaerops humilis con foglie a ventaglio, detta anche palma di S. Pietro o palma nana a causa delle ridotte dimensioni, raramente infatti raggiunge 6 m di altezza, talora formata a cespuglio con fusti brevi. Livistona australis, Washingtonia filifera, Phoenix canariensis (palma da datteri delle Canarie), Phoenix dactylifera (palma da datteri), Cocos nucifera (palma da cocco) sono solo alcune delle più belle palme che si possono osservare ed ammirare anche nei giardini cittadini e nel nostro rinomato Orto botanico. |
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