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La potatura delle rose
di Loredana Bertolami

 

Di amiche amanti dei fiori ne ho tante e ne sono contenta, ma nessuna supera Rosalba. Per lei le piante, e in particolare, le rose che più di ogni altro fiore preferisce, sono una passione profonda, ogni oggetto del suo studio di giovane pittrice calabrese ne è la dimostrazione. Fiori dai tenui colori e dalle molteplici forme, ricamati a punto croce, adornano i cuscini del divano, mentre sulle tazze da the stile inglese fanno bella mostra mughetti e violette, ma le rose diventano soggetto predominante anche nei suoi innumerevoli acquerelli. E' gradevole passare il pomeriggio nel suo studio, all'ultimo piano di un austero palazzo cittadino, e particolarmente piacevole è il piccolo terrazzino ricolmo di piante di rose di ogni tipo e varietà. Rosalba, ormai da molti anni, ha compreso soprattutto che l'appropriata potatura è l'operazione colturale di maggior importanza per ottenere dei rosai robusti, duraturi, ricchi di vegetazione ed eleganti.

La potatura è diversa a seconda del tipo di rosaio (a cespuglio, ad alberello, rampicante) e della varietà. I rosai a cespuglio richiedono il taglio di tutti i rami morti, recidendo anche qualche centimetro di fusto verde, e dei rami deboli danneggiati o incrociati ed interni al cespuglio, asportando i fusti secchi o ammalati, in qualsiasi periodo dell'anno. In relazione allo sviluppo e alla robustezza dell'esemplare si potano in particolare i rami principali, mentre i rami secondari vengono ridotti lasciando solo qualche gemma.

I rami delle rose quanto più sono vigorosi, tanto meglio assorbono una grande quantità di nutrimento dall'apparato radicale, per questo sono capaci di sopportare molti germogli. E' necessario, quindi, eliminare i rami più gracili al fine di stimolare la produzione di germogli vigorosi alla base della pianta.

I rosai rampicanti necessitano, invece, di due potature una all'inizio della primavera, atta ad eliminare il seccume (rami morti) e i rami deboli, cercando tuttavia di non diradare smoderatamente; ed una seconda potatura estiva dopo la fioritura. Quest'ultimo taglio, infatti, stimola lo sviluppo di nuovi rami principali e secondari che porteranno i fiori nell'anno successivo.

La maggior parte delle rose a cespuglio produce fiori sui rami dell'anno, ma le rose sarmentose e rampicanti, molte rose botaniche e le rose a cespuglio moderne fioriscono sui rami dell'anno precedente, per queste si effettua una potatura subito dopo la fioritura. Per questo è necessario conoscere il tipo di rose che si possiede prima di procedere alla potatura, in modo da effettuare i tagli nel giusto periodo, altrimenti si rischia di recidere i germogli fioriferi migliori. In particolare, le rose delle zone a clima mite che fioriscono sui rami dell'anno si potano durante il periodo di riposo in autunno-inverno, mentre nelle zone a clima freddo il taglio dei rami e dei fusti deboli si effettua all'inizio della primavera, quando si evidenzia la ripresa vegetativa, evitando di potare durante i periodi di freddo intenso.

Non tutti sanno, però, che anche il taglio dei boccioli e dei fiori appassiti è da considerarsi una forma di potatura verde, per la successiva reazione della pianta che produce germogli nella porzione più alta dei fusti.: si recide sopra una buona gemma rivolta verso l'esterno. Il taglio dei fiori e dei boccioli è un'operazione all'apparenza semplice, ma deve essere ben effettuata poiché si rischia di ridurre la vitalità e la durata della pianta.

Occorre, infatti, seguire poche facili regole come l'utilizzare forbici taglienti, recidendo lo stelo il più corto possibile, soprattutto durante i primi anni di fioritura , evitando cioè di tagliare troppe foglie; inoltre è necessario eliminare i fiori appassiti troncando sopra l'ultima foglia e tagliando i fiori possibilmente al mattino presto o nel tardo pomeriggio.

Diventare un'esperta in fatto di rose è arduo lo ammetto, ma con l'impegno e l'amore anche voi come Rosalba potrete riuscirci.

 

 

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